Consiste nella somministrazione di farmaci sedativi e analgesici oppure del protossido d'azoto, secondo protocolli ampiamente sperimentati in Italia e all'estero da oltre un decennio.
Il paziente è in grado di essere sottoposto a un intervento in anestesia locale, mantenendo uno stato di coscienza solo lievemente attenuato, che gli permette di collaborare con il chirurgo e di lasciare lo studio dopo un breve periodo di osservazione al termine della cura odontoiatrica.
In questo modo, i dentisti esperti potranno eseguire l'anestesia locale con paziente tranquillo e rilassato, ma perfettamente cosciente e in grado di collaborare.
Si utilizzano anche mezzi idonei al controllo delle condizioni cardiocircolatorie e respiratorie del paziente, mediante monitoraggio continuo del tasso di saturazione di ossigeno in periferia presente per tutta la durata dell’intervento, per garantire sicurezza in qualunque stato di emergenza.